tag:blogger.com,1999:blog-2092474032815499262.post1328579793000601285..comments2015-12-01T19:16:47.131+01:00Comments on Il popolo del pallone: Paradiso - Inferno e ritorno.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07955030104817757361noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2092474032815499262.post-53932075144946443032014-05-30T22:44:36.122+02:002014-05-30T22:44:36.122+02:00Sarò sincero: gli episodi che hai citato mi mancan...Sarò sincero: gli episodi che hai citato mi mancano e spero di trovare una giustifica nella mia età, ma mi documenterò in ogni caso.<br />Sì, veramente gli è andata bene. Il bacio a Sergio Ramos e l'abbraccio con Marcelo dopo i rispettivi gol sono gesti più che eloquenti a riguardo.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07955030104817757361noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2092474032815499262.post-29146281026661138572014-05-30T11:48:44.445+02:002014-05-30T11:48:44.445+02:00Sembrerà banale, forse superficiale, ma il senso d...Sembrerà banale, forse superficiale, ma il senso della vicenda Casillas è tutto racchiuso nell'ultimo paragrafo del post: la storia del calcio è spesso (non sempre, attenzione) legata ad episodi. Iker rischiava di passare agli annali come colui che, con la sua papera, aveva causato la mancata conquista della "decima". Ora, invece, il ricordo del suo erroraccio magari rimarrà, ma risulterà annacquato dalla gioia madridista e dal trascorrere del tempo. Non è un dettaglio da poco, perché è vero che la storia e gli almanacchi alla lunga rendono giustizia ai meriti di ogni calciatore, ma fino a un certo punto. Pensiamo ad esempio, rimanendo in ambito portieri, a personaggi come Zenga e Zubizzarreta: il primo ottimo, il secondo buon portiere, due grandi carriere, ma nel ricordo di questi due campioni, ancora oggi, assumono un peso importante due errori commessi in circostanze delicatissime (Caniggia per Zenga, Nigeria per Zubi). Questo per dire che, sì, Casillas l'ha scampata bella... <br />Sulla gestione portieri da parte di Ancelotti difficile dire qualcosa di definitivo: un tempo sarebbe stato assurdo, mentre al giorno d'oggi, col moltiplicarsi degli impegni, le grandi squadre giocano quasi due campionati in un anno (torneo nazionale da una parte, coppe varie dall'altra) e quindi il turn over non è scandaloso neppure per la figura del portiere che, una volta, aveva assoluta necessità di certezze (e quindi di titolarità costante). Ciò vale a maggior ragione nel caso di un mostro sacro come Iker, che non si può accantonare a cuor leggero e va gestito coi piedi di piombo. Carlo Calabròhttps://www.blogger.com/profile/12822608170706727275noreply@blogger.com