tag:blogger.com,1999:blog-2092474032815499262.post4533742168511928031..comments2015-12-01T19:16:47.131+01:00Comments on Il popolo del pallone: Sempre la stessa storia: è già finito il tiqui-taca?Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/07955030104817757361noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2092474032815499262.post-80456498138442961192014-05-10T22:05:22.818+02:002014-05-10T22:05:22.818+02:00Spettacolare risposta: eccellente il paragone con ...Spettacolare risposta: eccellente il paragone con il buon vecchio catenaccio! L'applicazione e la dedizione dei singoli in quanto tali e in quanto gruppo è quanto mai decisiva. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07955030104817757361noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2092474032815499262.post-33024032798588170292014-05-09T23:44:28.208+02:002014-05-09T23:44:28.208+02:00Ottima analisi, di cui condivido i due capisaldi: ...Ottima analisi, di cui condivido i due capisaldi: il fatto che certi sistemi di gioco siano profondamente ancorati a un luogo con la sua cultura, la sua tradizione, la sua mentalità, e l'impossibilità di decretare la morte o l'obsolescenza di una tattica ai primi rovesci. Sul primo punto, penso in effetti che il tiki taka potesse nascere solo in Spagna, dove c'è da tempo il gusto per un gioco un po' più raffinato, armonioso, elaborato (ma non sempre è stato così, ricordiamoci certe squadre iberiche "da battaglia" e, per dire, la Nazionale di Clemente negli anni Novanta...); quello tedesco è un calcio un po' più "spiccio", più verticale, pur potendo quasi sempre (e anche oggi) contare su elementi di eccellenti qualità tecniche. Proprio per questo, l'esperimento Guardiola era molto più rischioso di quanto si potesse pensare, e debbo dire che come primo anno non gli è andata male. <br />Io sono convinto che nessuna tattica passi mai veramente di moda, ma rimanga efficace fin quando può contare su alcuni fattori: applicazione totale dei giocatori (sostenuta da assoluta fede nel sistema adottato), intensità e continuità di gioco, elasticità nell'applicazione di un modulo, e soprattutto brillantezza fisica e classe degli interpreti. Il tiki taka applicato dai piedi finissimi di Iniesta, Xavi e compagnia è una cosa, ma messo in atto da una squadra della bassa Serie A italiana sarebbe un suicidio, credo. E il calcio totale degli olandesi? Lo esaltarono fuoriclasse come Neeskens e Cruyff, col supporto di risorse atletiche eccezionali, mentre i tentativi successivi di imitazione ebbero ben poco riscontro. Tutto questo, mentre ancora oggi si parla di catenaccio, che nasce negli anni Trenta (il verrou) e che nelle sue varie declinazioni, alcune difensivistiche a oltranza, altre più aperte, ha preso piede un po' in tutto il mondo. Carlo Calabròhttps://www.blogger.com/profile/12822608170706727275noreply@blogger.com