venerdì 25 ottobre 2013

I gironi di Champions al giro di boa: il MIlan

Tre turni di Champions League sono passati e hanno offerto il meglio del calcio europeo.
Alcune tra le squadre più importanti del continente hanno espresso un bel gioco, hanno abbattuto avversari a suon di gol e ci hanno permesso di godere lo spettacolo.
Altre squadre palesano ancora difficoltà nel fraseggio e alcune fragilità nell'organizzazione. Tipiche difficoltà di inizio stagione.

Le squadre italiane, invece, che risultati hanno raggiunto? Facciamo il punto della situazione
Per motivi di spazio ho deciso di dividere Juventus, Napoli e Milan in tre articoli distinti.
Dopo aver analizzato i percorsi di Juventus e Napoli negli articoli precedenti ho analizzato quello del Milan
Articolo Juventus
Articolo Napoli


Gruppo H. La situazione del Milan.
I rossoneri sono finiti in un raggruppamento ricco di storia e tradizione.
Barcellona, Milan, Ajax, Celtic. Quattro squadre abituate a vincere in patria. Ogni sfida fa riaffiorare vecchi ricordi.

Al giro di boa la squadra di Allegri è seconda alle spalle del Barcellona con 5 punti. Inizio non male sotto il profilo del risultato, ma il gioco non ha ancora soddisfatto.

All'esordio contro il Celtic un ruolo da protagonista l'ha giocato la lista degli indisponibili dei rossoneri, quasi più lunga di quella dei convocati.
Quello che ha stupito, però, è stato vedere la squadra scozzese capace di imporre il proprio gioco e troppo spesso in controllo del centrocampo. Il 2-0 finale è frutto di diversi fattori, tra i quali sicuramente annoveriamo la casualità: il gol di Zapata e, seppur in misura minore, quello di Muntari sono "trovati".

Anche il pari dell'Amsterdam Arena (1-1 il finale) ha fatto storcere il naso a molti italiani.
Dopo 45' giocati su ritmi che si fa fatica a definire blandi la partita si vivacizza, un minimo, nella ripresa. I rossoneri non avrebbero potuto accettare il pari senza provare a cambiare le sorti dell'incontro, ma dato che il risultato l'hanno sbloccato i lancieri, e ad un passo dal triplice fischio, il pareggio firmato Balotelli al 93' (rigore inesistente) è un discreto compromesso.


E giungiamo alla partita di martedì contro il Barcellona.
Molte note positive: si è rivisto un buon Kakà. Un Robinho brillante nonostante un gol mangiato che ha del clamoroso. E una squadra che ha saputo soffrire (secondo me c'era da aspettarselo dopo tre anni di incroci con i blaugrana) nonostante qualche disattenzione troppo evidente che non è stata pagata con gol subito.
Un punto contro i catalani è sempre un buon punto (al contrario El Tata Martino ha detto che un punto a Milano significa due punti persi, ma questa è un'altra storia).
I rossoneri, infatti, non devono gareggiare con i blaugrana, ma devono fare attenzione al Celtic che per ora dista solo due lunghezze.

Difficile prevedere anche un solo punto guadagnato dal Milan al Camp Nou, ma fondamentali, anche in questo caso, saranno le ultime due sfide. Lì i ragazzi di Allegri sono chiamati a fare 6 punti, altrimenti bisogna sperare negli altri risultati.

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