sabato 18 ottobre 2014

Ciro Immobile: il nuovo "9" del Borussia


Questa estate, il passaggio di Ciro immobile dal Torino al Borussia Dortmund, ha indispettito molti italiani nel veder allontanarsi dalla Serie A una delle sue stelle di maggior splendore.

Nel corso della passata stagione, infatti, si è guadagnato la nomea di top player a suon di gol (22), e di certo la scelta di cercar maggiori fortune in Bundesliga penalizza lo spettacolo del campionato nostrano.È stato uno dei movimenti di mercato più significativi della nostra serie A. L'abbiamo visto partire alla volta di un club prestigioso, sperando possa tornare più forte di prima per gli incontri con la nazionale.

Dal canto suo, Jürgen Klopp, tecnico dei gialloneri, aveva fortemente voluto il napoletano nella sua squadra per sostituire Lewandowski, ceduto a parametro zero ai rivali del Bayern Monaco.

Al Borussia è stato accolto come un attaccante eccellente in grado di sposarsi perfettamente con lo stile di gioco della squadra. In termini strettamente calcistici l'ambientamento di Ciro in Germania procede bene. Di certo non sono mancate difficoltà di varia natura, legate a diverse prestazioni incolore nelle prime battute di Bundesliga.Non tutte le colpe sono da scaricare sul nuovo "9" giallonero: l'eredità di Lewandowski è pesante e un solo giocatore, per quanto munito di spalle larghe, difficilmente avrebbe potuto raccoglierla al primo impatto.Non possiamo neanche negare uno scarso rendimento dell'intera formazione: una lunga serie di infortuni, tra i quali annoveriamo Reus, Hummels, Schmelzer e Gundogan (non proprio ragazzi qualunque), ha fortemente danneggiato la squadra.È innegabile anche un visibile appannamento degli altri componenti: si ha come la sensazione che siamo in prossimità della fine di un ciclo, con molti giocatori ormai stanchi, e le energie mentali ridotte al lumicino.

Si parla di eredità di Lewandowski e non mancano i paragoni. Al di là dell'aspetto tecnico in senso stretto, dove il polacco è ancora una spanna superiore, sembra che quest'ultimo abbia maggiore proprietà di palleggio e attitudine a muovere il pallone nel gioco d'insieme. Qualità che lo aiuta a giocare come ultimo terminale della squadra. Diversamente, Immobile, predilige il gioco a due con un compagno di reparto (perfetto Zaza, come testimonia la nazionale), che gli consente di giocare più rapidamente, e molto più in verticale. In questo contesto potrebbe aiutarlo molto Marco Reus che, quando troverà continuità di prestazioni, sarà per Ciro un valido appoggio e un compagno da liberare verso la porta.

In Bundesliga, il Ciro nazionale, non ha di certo lo stesso "score" che aveva nell'ultima serie A, ma questo era più che atteso. Un ottimo rendimento, però, va segnalato nelle favolose notti di Champions League dove, l'ex Torino, ha già collezionato due reti in altrettante presenze.

Più difficile, invece, l'integrazione a livello ambientale per il centravanti napoletano. Confrontarsi con una cultura così diversa, per certi versi opposta, a quella cui era abituato l'ha portato a vivere scene dalle sfumature tragicomiche con vicini di casa e forze dell'ordine. Ma questa è un'altra storia...

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