mercoledì 1 ottobre 2014

Seconda giornata di Champions tra conferme, riscatti e occasioni sprecate

Immagine presa da http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-2775524

La seconda giornata di Champions League è quella delle conferme o delle rivincite e nessuno è disposto a fare sconti. Qualcuno ha trovato ciò che cercava. Qualcun altro è rimasto a bocca asciutta.

La Roma, ad esempio, doveva ripetersi in territorio internazionale dopo la serie di vittorie convincenti in campionato e, soprattutto dopo la goleada rifilata ai russi del CSKA Mosca.
L'avversario, il Manchester City, era sicuramente di quelli tosti. Di quelli che da un momento all'altro può calare la giocata imprevedibile, inimmaginabile e forse indifendibile.
Questa gara rischia di giocare un ruolo fondamentale nelle economie del girone. Sarà difficile portare via punti al Bayern -chiedere proprio ai citizens per maggiori informazioni-. I russi non sono un grosso problema e i giallorossi hanno già preso i primi tre punti con loro. Resta il doppio confronto che con buona probabilità sarà valido per il secondo posto. E' un bene per la Roma giocare la prima sfida in trasferta, sia per avere un impatto reale con la realtà della competizione, sia per poter giocare il ritorno in casa,negli ultimi 90' (forse decisivi) del girone. Allora sì che gli spalti dell'Olimpico scenderanno in campo.
Garcia ha deciso di non cedere nulla sul piano del gioco: i suoi vanno a ruota libera con i loro schemi e un certo tipo di approccio alla partita e non bisogna snaturare nulla. Detto-fatto. La partita si apre su ritmi elevati, contrapposizioni di giocate in velocità e possesso palla senza paura da entrambi i lati. Tempo quattro minuti e la partita si sblocca, non nel senso che avrebbero voluto i capitolini, ma con la giocata sopracitata alla quale difficilmente si pone rimedio. Palleggio insistito sull'ala destra; imbucata per il taglio del Kun Aguero; sorpreso l'ex compagno di squadra Maicon che lo atterra inducendo il direttore di gara a fischiare la massima pena. Lo stesso Aguero va dal dischetto e trasforma.
Poco male. La squadra di Garcia piuttosto che subire il colpo preferisce reagire e i padroni di casa se ne accorgono. La sensazione è che il City non prenderà il largo in questa gara, anzi, dopo una ventina di minuti arriva l'azione del pari. Tutto in verticale; due passaggi; male la difesa di casa; Nainggolan lancia in verticale Totti che scatta in posizione regolare verso la porta avversaria come se non sentisse sulle spalle trentotto primavere. Tocco sotto per battere Hart in uscita e diventare i marcatore più anziano della Champions League, proprio con un cucchiaio. 
La gara si mantiene su buoni ritmi fino a metà della ripresa, da lì sono i padroni di casa a fare la partita. Con qualche imprecisione di troppo e un paio di ottimi salvataggi difensivi la Roma ne esce sana e salva.
Il Manchester City è ancora alla ricerca del giusto feeling con l'Europa che conta, e sono passate diverse stagioni ormai.
I giallorossi cercavano una risposta positiva dal primo, probante impegno europeo. L'hanno trovata senza alcun dubbio. Quattro punti e la consapevolezza che anche un solo punto nelle due partite contro la corazzata Bayern potrebbe bastare. Ma comunque meglio non fidarsi.

Proprio i bavaresi avevano giocato nel pomeriggio a Mosca, in una partita dai colori quanto mai opachi, sempre dominata e in discesa dalla metà del primo tempo, quando Muller ha freddamente battuto Akinfeev dal dischetto. Guardiola vola a sei punti con il minimo sforzo dopo due partite. Con la Roma servirà grande impegno. Sarà una sfida accesa.

C'era un big match in questo martedì di Champions: Paris Saint-Germain - Barcellona.
I parigini sono a corto di risultati positivi e prestazioni convincenti in questa stagione, addirittura qualcuno ipotizza  un ammutinamento da parte dei francesi dello spogliatoio contro Mister Laurent Blanc. Francamente sembra assurdo ma, prima del Barcellona, con Ibrahimovic ai box, c'è sicuramente altro a cui pensare.
I catalani dal canto loro hanno sicuramente ottimi risultati e buone prestazioni di cui fregiarsi (porta praticamente murata, per esempio).
La partita del Parco dei Principi, però, fa storia a sé. Non a caso per un'ora buona il ritmo di gioco è infernale ed entrambe i contendenti sferrano colpi dritti al cuore dell' avversario, praticamente alla pari.
La vera notizia è che mentre i blaugrana mostrano un ritrovato palleggio di guardiolana memoria, i francesi vanno in vantaggio, per ben due volte. Prima è David Luiz a sbloccare, su punizione del connazionale Lucas. Poi immancabilmente Leo Messi trasforma facilmente un assist dell'illusionista Iniesta (sono 68 nella massima competizione europea) e, al 24', Verratti segna di testa (ASSURDO) il 2-1. Anche dopo il gol del mediano di Pescara il palleggio è rapido e le azioni si susseguono con la frequenza di una al minuto. E siamo già nella ripresa quando Matuidi cerca di dare una svolta alla partita battendo per la terza volta Ter-Stegen. In realtà passano appena due minuti e Neymar raccoglie sul secondo palo un cross di Daniel Alves per spedirlo alle spalle di Sirigu con calma olimpionica. Tre a due. 
Manca ancora una mezz'ora abbondante alla fine, ma le due squadre hanno già corso moltissimo e la stanchezza, anche psicologica, di una partita con cinque gol si sente.
Il PSG ha respinto con successo gli ultimi attacchi vincendo la prima gara di questa sua Champions, toocando così a quota 4 punti. Blanc si è salvato, almeno per il momento, da un possibile esonero. Il Paris Saint-Germain, però, deve ingranare la marcia.
Per il Barcellona questa sconfitta può essere letta come un semplice passo falso in un inizio di stagione fantastico. Attenzione però a sottovalutare le tre reti incassate in meno di un'ora. Certo è che l'assenza di Piqué si sente eccome.

Non si può considerare il pari tra APOEL Nicosia e Ajax un'occasione sfumata per avvicinare le due grandi del girone. Queste due compagini devono lottare tra loro per guadagnarsi il terzo posto e guadagnare i sedicesimi di Europa League. Verosimilmente il pari aiuta più gli olandesi che ora hanno un punto in più dei ciprioti e li ritroveranno nell'ultima sfida all'AmsterdamArena. Quanto detto per la Roma vale anche per i lancieri: la sfida decisiva meglio giocarla tra mura amiche.

Vittoria importante per il Chelsea di Mourinho che espugna l'ostico stadio José Alvalade di Lisbona con il minimo scarto: 0-1 ai danni dello Sporting grazie all'inzuccata di Matic.
Lo Schalke, nello stesso raggruppamento, non conferma quanto di buono fatto vedere a Stamford Bridge due settimane fa e incappa in un pari con il più modesto Maribor; salvato solo dal gol di Huntelaar (Bohar in gol per gli sloveni).

Neanche il Porto riesce a ripetersi dopo il successo per sei a zero sul Bate Borisov. Lo Shaktar ferma i portoghesi 2-2 sul campo neutro di Leopoli.
L'Athletic Club di Bilbao, invece, esce sconfitto dalla trasferta in Bielorussia: finisce 2-1 per il Bate.

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