giovedì 25 settembre 2014

Il Valencia ristabilisce le gerarchie

Si dice che la Liga spagnola sia un campionato con gerarchie molto rigide e difficili da superare.
L'Atletico Madrid nelle ultime stagioni sta mettendo a tacere queste voci ponendosi sullo stesso piano di Real Madrid e Barcellona. Nella scorsa stagione ha abbattuto  qualsiasi barriera con la conquista del titolo.Percorso inverso, invece, per il Valencia. Nelle ultime due stagioni è stato solo la controfigura di quel Valencia maggior indiziato a vincere la Liga dei "terrestri".Per non parlare di quanto non sia stato distante dal Valencia di  Rafa Benitez che, agli albori del nuovo millennio, rubava la scena, alzava trofei internazionali e vinceva campionati.

Los Xotos hanno chiuso l'ultima stagione all'ottavo posto, rimanendo così esclusi dalle competizioni europee. L'aspetto più grave della faccenda, però, non sono i risultati: l'intera squadra ha dato la sensazione di aver raggiunto la fine di un ciclo, non necessariamente vincente, ma un ciclo che sotto la guida di Unai Emery ha regalato soddisfazioni alla piazza.Persi tutti gli storici senatori uno dopo l'altro, alla luce della carenza di fondi da investire, la formazione lentamente ha perso qualità, efficacia ed appeal, sprofondando in un insipido anonimato. Per fortuna del Club e per la gioia dei tifosi Peter Lim, magnate di Singapore del settore immobiliare, ha deciso di acquistare il club per garantirgli più rosei orizzonti.A dire il vero l'acquisto della società non è ancora stato perfezionato, ma è in fase di definizione.


Il Valencia CF ha avviato una profonda rifondazione.Rufete, DG della società, uno dei senatori negli anni d'oro di cui sopra , si è affidato alla guida tecnica di Nuno Espirito Santo e ai suoi consigli sugli acquisti, non a caso oggi il Valencia è imbottito di giovani talenti portoghesi di belle speranze (Rubén Vezo, André Gomes e Joao Cancelo in particolare).Del gruppo che ha fallito sono rimasti solo giocatori che possono garantire il meglio alla nuova squadra, solo quelli  funzionali sia nei nuovi schemi, sia fuori dal campo. Tutti gli altri sono rimasti tagliati fuori (Éver Banega su tutti).La società sembra orientata verso una crescita costante sul lungo periodo, con pazienza e attenzione negli investimenti, ma i primi esiti del nuovo corso si possono già toccare con mano.L'inizio di campionato è stato fantastico: dopo il pari esterno (1-1) con il temibile Siviglia sono arrivate le vittorie contro Espanyol, Getafe e Malaga segnando sempre tre gol.Incoraggiante, non c'è che dire. La classifica parla chiaro: il Valencia è a 10 punti dopo quattro partite, nella parte alta della classifica.Aspettando il posticipo del turno infrasettimanale, la sfida casalinga contro il Córdoba.

Nessun commento:

Posta un commento