martedì 15 ottobre 2013

Portogallo e Francia: Ritratto dell'immaturità



Al termine del girone di qualificazione Francia e Portogallo sono costrette a giocarsi il posto al Mondiale in Brasile agli spareggi. Ancora una volta.
Ancora una volta queste due nazionali, dotate di grandi mezzi tecnici e dalle indiscutibili potenzialità , falliscono nel girone di qualificazione palesando grandi lacune a livello psicologico e poca freddezza nei momenti chiave.

La situazione dei lusitani si è complicata nello scorso marzo, dopo il 3-3 in Israele (risultato agguantato al 93' da Fabio Coentrao). Quel pareggio, dopo aver guadagnato un solo punto nelle precedenti uscite, contro Russia (qualificatasi prima) e Irlanda del Nord, ha condannato Ronaldo e compagni ad inseguire i russi.
Il pareggio contro Israele(ancora una volta) di venerdì scorso rappresenta in pieno il deficit di maturità della squadra di Paulo Bento: vantaggio poco prima della mezz'ora con Ricardo Costa, partita considerata già vinta e risultato che non cambia fino all'84' quando uno scriteriato rinvio di Rui Patricio regala a Ben Basat il più facile dei gol e ai suoi il peggior epilogo possibile.
La vittoria contro Lussemburgo (3-0) nonostante l'assenza di CR7 è tanto scontata quanto inutile. Ancora una volta saranno spareggi.
Stesso esito del 2010 e del 2012, dunque. In entrambe le occasioni tutto si concluse per il meglio, senza sorprese, con qualificazione raggiunta senza troppi patemi.
Il Portogallo, infatti, in Sudafrica c'era, e si è comportato bene: secondo posto nel girone vinto dal Brasile ed eliminazione agli ottavi per mano dei cugini spagnoli (quelli che poi hanno trionfato per intenderci).
Anche agli Europei in Polonia e Ucraina non ha sfigurato. Dopo aver superato il più ostico dei gironi con Germania, Danimarca e Olanda, e dopo aver eliminato la Repubblica Ceca ai quarti i portoghesi hanno dovuto cedere il passo alla Spagna (che si confermerà campione). Ancora una volta.


Per quanto riguarda la Francia il discorso è ben diverso.
In questo caso il secondo posto è giustificato dalla presenza delle Furie Rosse spagnole nel girone.
Non si possono di certo giustificare, però, prestazioni abuliche, vedi la sfida di settembre con la Georgia; e partite da infarto, come quella in Bielorussia (rivale ostico per la Francia negli ultimi anni) quattro giorni dopo, dove i transalpini si sono visti costretti ad inseguire per ben due volte prima chiudere la pratica con due reti in pochissimi minuti.

La squadra di Deschamps è ancora lontana dal trovare la sua compattezza e un gioco offensivo brillante. Soprattutto se Benzema non segna per oltre un anno. Si è sbloccato contro l'Australia, certo. Per quello che vale quel 6-0 in un amichevole già finito dopo i primi 45'.
A mio parere, quella dei Bleus, resta una delle nazionali destinata a fare meglio nei prossimi anni grazie ad una generazione, quella dei classe '92 e '93, che ha già dimostrato tutto il suo valore al Mondiale Under 20 e, in alcuni casi, anche nei club.

La qualificazione agli Europei 2012 non fu drammatica: primo posto, ma con un solo punto di vantaggio sulla Bosnia. In Polonia e Ucraina anche i francesi si comportarono bene, o quasi. Girone non proibitivo e secondo posto alle spalle dell'Inghilterra. Ai quarti fu la Spagna ad eliminare i transalpini. La stessa che al turno successivo avrebbe eliminato il Portogallo e l'Italia prima di trionfare. Per intenderci. Ancora una volta.

In Sudafrica, invece, non lasciò un buon ricordo: un solo punto guadagnato, contro l'Uruguay (non male perché la Celeste chiuse al 4° posto), ma due sconfitte contro Messico e Sudafrica.
La Francia di quei Mondiali non era più la stessa del 2006, quella che raggiunse la finale di Berlino del 9 Luglio. Per noi epica. Per loro drammatica.

Per arrivare in Sudafrica il cammino dei Bleus passò per gli spareggi. Dopo un girone eliminatorio passato all'ombra di una Serbia quanto mai spumeggiante. Tra i francesi e la qualificazione c'era di mezzo l'Irlanda allora allenata da Giovanni Trapattoni.
Vittoria in trasferta (0-1, a segno Anelka) e sfida di ritorno accesa da un gol di Robbie Keane, altra vecchia conoscenza del calcio nostrano. Ai supplementari decise una "zuccata" di Gallas dopo un fallo di mano solare non fischiato ad Henry.
Sudore, fatica e proteste caratterizzarono una qualificazione che poteva essere ben più agevole.

Recentemente Cristiano Ronaldo, capitano del Portogallo, ha citato quella partita in una dichiarazione che riporto:

"Tecnicamente la squadra più forte è la Francia, non

la vorrei agli spareggi perché temo ci possano essere

anche altri interessi intorno a questa partita, ma non 

aggiungo altro perché verrei punito".


Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale, forse...














1 commento:

  1. Bentornato!! Secondo me Cristiano Ronaldo ha detto una boiata: a parte che sono dichiarazioni da mediocri, non da fuoriclasse quale lui è, comunque nulla potrebbe accadere dopo il pasticcio di quattro anni fa, in caso contrario sarebbe uno scandalo di proporzioni planetarie e non credo che la Fifa potrebbe permetterselo. Non sono molto d'accordo sul discreto Europeo dei Bleus: una sola partita decente nel girone, e un'eliminazione senza colpo ferire nei quarti. Al momento, la Francia è fra le Nazionali in regresso, nell'attesa che la nuova generazione di talenti capitanata da Pogba cominci a dare qualche frutto.

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