giovedì 2 ottobre 2014

Il mercoledì di Champions. Battute Liverpool e Juve. Dilagano Arsenal e Borussia.

Non smette di sorprendere la seconda giornata di Champions League. Dopo il pari casalingo dello Schalke e il tonfo esterno dell'Athletic Club in casa del Bate Borisov, le partite del mercoledì hanno rischiato di capovolgere tutti i risultati del pronostico.


Un chiaro esempio di ciò è la sconfitta del Liverpool nella tana del Basilea. Gli svizzeri dimostrano una volta di più di trovarsi perfettamente a loro agio in campo internazionale: doppia vittoria con il Chelsea e raggiungimento dei quarti di finale di Europa League nella scorsa stagione.
Stavolta al St. Jakob-Park il malcapitato è stato il Liverpool di Balotelli. Ancora una volta in ombra, ancora una volta a secco (un solo gol in maglia Reds, nel turno precedente contro il Ludogorets) il Bad Boy italiano.
Di tutt'altra pasta è fatto Marco Streller, suo collega e avversario, nonché capitano della formazione svizzera. E' stato lui a risolvere da due passi sugli sviluppi di un calcio piazzato mandando in rete l'unico gol dell'incontro.
Dopo la sofferta vittoria alla prima il Liverpool si ritrova a quota tre, come il Basilea, e ora c'è la doppia sfida con il Real Madrid.

A dire il vero anche i Blancos hanno sofferto contro il Ludogorets. Squadra tenace e in grado di difendere con tutti gli effettivi per poi ripartire con galoppate sensazionali.
I padroni di casa escono immeritatamente sconfitti 1-2 contro i campioni in carica, dopo il vantaggio di Marcelinho (non a caso su tiro d'angolo) e un rigore parato dal fenomenale Stojanov su CR7.
Pochi minuti dopo, un secondo penalty (stavolta inventato; solare il primo) ha ristabilito la parità, ma il Madrid non ha avuto la forza per passare in vantaggio e chiudere la pratica, anzi. Casillas è stato impegnato più e più volte con conclusioni dalla lunga distanza, risultando tra i migliori nelle fila Merengue. Spenti Ronaldo e Bale ci ha pensato Karim Benzema, in uscita dalla panchina, a trasformare un cross di Marcelo nel definitivo due a uno finale.

In campo anche l'altra squadra di Madrid, l'Atletico, contro la Juventus. Doveva essere il big match della serata, invece gli uomini del Cholo Simeone hanno demolito lo spettacolo anche stavolta.
Indubbiamente i Colchoneros sono riusciti ad imbrigliare per bene anche la Vecchia Signora, che ha concluso la partita con zero tiri nella porta di Moya; molti falli commessi e una miriade di ammonizioni collezionate. Non è un caso che a portare a casa il risultato siano stati i padroni di casa sfruttando la deviazione di Arda Turan sul secondo palo. Quando c'è da giocare con intensità e tenacia la squadra di Simeone è la migliore del panorama calcistico contemporaneo. Forse adesso lo capiranno anche gli italiani.

Poco male per la Juventus, al Calderon la sconfitta è preventivabile e non c'è da far drammi. Certamente aiuta anche il risultato di Malmoe-Olympiacos. un 2-0 per gli svedesi che sbiadisce l'immagine di una squadra, quella greca, sopravvalutata dopo la vittoria nella prima uscita.
La doppietta del sempreverde Rosenberg ristabilisce ogni equilibrio nel girone: quattro squadre a tre punti e ora si comincia a fare sul serio.

Vince ancora il Borussia Dortmund di Klopp. Vince ancora grazie ad un gol del napoletano Ciro Immobile, autore di prestazioni decisamente audaci in queste serate. Se l'"azzurro" sblocca il punteggio, il "Cafetero" Adrian Ramos raddoppia e ribadisce la sua presenza con le prime, personali, marcature in europee.
Dietro i tedeschi si accomoda l'Arsenal di Wenger. In aria di festeggiamenti per i diciotto anni di panchina del tecnico francese, i Gunners banchettano senza sosta nell'allegra difesa del Galatasaray dell'ex CT italiano Prandelli. Quattro a uno il finale. Se può vantare una tripletta Danny Welbeck, non può gioire dell'esperimento in difesa Felipe Melo, costantemente preso in infilata dai terribili ragazzini in maglia bianco-rossa. Brutta gatta da pelare per Prandelli: un solo punto nelle prime due gare e terzo posto come unico obiettivo plausibile.

Un'altra tedesca, il Bayer Leverkusen, si fa beffa del Benfica (la prima fascia del girone) vincendo 3-1 con i gol di Kiessling, Son e Calhanoglu (Salvio per gli ospiti).
Nello stesso raggruppamento 0-0 tra Zenit e Monaco: ora le due squadre si ritrovano in vetta appaiate a quota 4 e la prospettiva allettante di una qualificazione agli ottavi.

1 commento:

  1. Al di là dei limiti che Prandelli ha brutalmente evidenziato nella gestione dell'ultimo anno azzurro, penso però che gli si chieda troppo. Il Galatasaray non ha i mezzi per fare troppa strada in Europa, il capitombolo londinese è bruciante ma per una formazione come quella di Istanbul certi ko sui grandi palcoscenici vanno dolorosamente messi in preventivo. Più preoccupante il ruolino interno del nostro ex CT. Assai più grave è l'attuale impasse di Balotelli: da quel che leggo, a Liverpool stanno emergendo i problemi caratteriali di sempre, mentre pur fra mille difficoltà di ambientamento (tattico e... sociale) Immobile sta dimostrando che il suo fiuto del gol è assolutamente genuino.

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